Post Cosmic vol.2, riproposizioni afro

Dopo un periodo di pausa riprendo a postare in questo blog lanciando un’altra proposta musicale mixata dedicata al sound del dopo Cosmic che porta il titolo di Post Cosmic vol.2, riproposizioni afro. Cercando di avvicinarmi, anche questa volta, ad un sound che possa ricordare alcune sonorità presenti nelle varie cassette prodotte al Cosmic (seppur in chiave decisamente più attuale visti i trent’anni che oramai ci separano da quel periodo) ecco i consueti 20+ brani mixati assieme per gli appassionati del Afro Cosmic. Diversi di questi non hanno certo bisogno di presentazioni, sono infatti conosciutissimi i Led Zeppelin e la loro “Whole Lotta Love” (in versione remix). Altrettanto noti i “Doors” di Jim Morrison che ascoltiamo in “Riders On The Storm”, sempre scritto da loro in questa raccolta c’è anche il pezzo “Light My Fire” nella versione cantata da Shirley Bassey e rivista dai D-Funk. Gli altri big di questa raccolta sono i Police con “Bring On The Night”, Jorge Ben del quale gli aficionados del Cosmic certamente ricorderanno “Ponta de Lança Africano”, Mike Oldfield qui presente con l’ennesima versione remixata di “Incantations” ed Isaac Hayes con la sua trascinante “Disco Connection”.Post Cosmic vol.2, riproposizioni afro Gode di una discreta fama anche il gruppo francede dei Noir Désir grazie anche al successo ottenuto a suo tempo con il singolo “Le vent nous portera” che vede anche la partecipazione di Manu Chao ed ha venduto circa un milione di copie. Spazio ora agli artisti meno conosciuti ma ugualmente validi come il violinista ungherese Edvin Marton, suo il terz’ultimo pezzo della raccolta “Post Cosmic vol.2” che si intitola semplicemente “India”. John Forde invece è un tastierista inglese gettonatissimo nelle discoteche afro dell’epoca con 2 pezzi: “Woman” e “Stardance” che vi propongo in versione remixata. Sono presenti anche: “Wake up bossa” dei Timewarp inc, “In Your Space” e “Backward Love Clip” dei 40 Thieves, “Tala Odyssey” rivista da Drumspyder, “Cosmic Disco” di Swarovski e “Hotel Caledonia” di Gaudi. Non hanno invece bisogno di essere presentate, vista la notorietà le canzoni di Payolas “Eyes Of A Stranger” e “La Serenissima” del Rondò Veneziano rieditata da un dj che per l’occasione si firma “Eine Kleine Nacht Musik”. Nel lasso di tempo in cui non ci siamo sentiti ho preparato un paio di raccolte dedicate al dopo Cosmic, oltre a questa “Post Cosmic vol.2” sono in procinto di pubblicare anche la “cassetta” numero 3 (fra qualche giorno), quest’ultima avrà come tema i generi Afro e Brazil, e con AFRO intendo quello VERO al quale si addice questo nome. Alla prossima quindi e nel frattempo… Buon Ascolto!!!

8 thoughts on “Post Cosmic vol.2, riproposizioni afro

  1. Quanto è stata bella l’attesa, ritrovare ora un altro capolavoro… è sempre di altissimo livello. Il pezzo dei NOIR DESIR mixato mi fa slegare di brutto. Veramente uno spettacolo…

    Chapeau!!!

  2. Grazie amici per la vostra presenza e per i complimenti che sono un incentivo ad andare avanti… http://www.manzini.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

  3. Ciao… Complimenti per il sito…
    Un vero e proprio “remember” degli anni migliore della discoteca italiana…
    Sono alla ricerca di una canzone di cui non ricordo esattamente il titolo.
    Assomiglia molto a Mystery Man, nel ritornello ci sono le parole “everybody needs somebody uh!”, la cantante ha la voce uguale a Mystery Man…
    Forse si chiama Jessica? Help me please! 😀
    Grazie…
    PS: 1984 è l’anno (credo)…

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